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Successo per i "Laboratori del gusto" a Desulo: le eccellenze di montagna si raccontano

L’evento enogastronomico “Laboratori del gusto”, tenutosi il 30 agosto 2024 presso il Campo coperto dell’Istituto Comprensivo di Desulo, ha registrato il tutto esaurito, confermandosi come un’importante vetrina per le eccellenze gastronomiche del territorio.
Un viaggio nei sapori della montagna
La manifestazione ha visto la partecipazione straordinaria del noto critico gastronomico Edoardo Raspelli, presente con la troupe del programma “L’Italia che mi piace”, che ha arricchito l’evento con la sua esperienza nella divulgazione enogastronomica.
I protagonisti dell’evento
La presentazione ha contribuito a evidenziare l’evoluzione qualitativa che sta interessando il panorama enogastronomico sardo, sempre più orientato verso produzioni di eccellenza.
Eccellenze casearie
Fatima Todde del caseificio Todde ha guidato i partecipanti in un percorso sensoriale attraverso i formaggi locali, presentando un caprino a pasta morbida, e condividendo preziose tecniche degustative per apprezzarne appieno le caratteristiche del prodotto. Fatima Todde ha inoltre spiegato il processo di stagionatura naturale utilizzato all’interno del proprio caseificio, che avviene in una cantina sotterranea in uno stabilimento situato a 1200 m di altitudine in montagna.
Il mondo dei vini
Andrea Soddu, rappresentante della cantina Giovanna Puligheddu, ha presentato le peculiarità dei vini locali, offrendo uno spaccato della viticultura del territorio. Durante la degustazione, Andrea Soddu ha illustrato l’approccio distintivo della cantina Giovanna Puligheddu, caratterizzato dalla scelta strategica di posizionarsi in un segmento di mercato di nicchia.
La produzione si concentra su quantità limitate di Cannonau, privilegiando un’attenta selezione delle uve per garantire la massima qualità del prodotto finale. La degustazione è stata arricchita da un interessante confronto con un Mandrolisai DOC della Cantina del Mandrolisai,
permettendo ai partecipanti di comprendere le differenze organolettiche tra diverse espressioni vinicole del territorio. Questa scelta ha offerto un’opportunità unica per esplorare le peculiarità dei vini dell’entroterra sardo. Questa diversità territoriale si riflette nelle caratteristiche organolettiche dei vini, offrendo ai partecipanti una panoramica completa sulla ricchezza enologica dell’isola.
L’arte dei salumi di Desulo
Il salumificio Rovajo ha presentato un prosciutto di Desulo, rinomato in tutta l’isola. Il racconto di Salvatore Frongia ha inoltre evidenziato come il successo di Rovajo sia nato dalla fusione di due diverse esperienze familiari: quella dell’allevamento, portata da Mario Ladu, cofondatore; e quella della macelleria e del commercio, eredità della famiglia Frongia. Questa combinazione di competenze ha creato una sinergia vincente per lo sviluppo di Rovajo. La visione condivisa da Frongia ha evidenziato anche le opportunità e il futuro del settore, che sta attraversando una fase di transizione, con nuove opportunità legate ai suini di razza sarda, dopo decenni di restrizioni dovute alla peste suina africana. La recente eradicazione della peste suina, confermata quest’anno anche dalla Commissione Europea, apre nuove opportunità per il settore.
Il miele del Gennargentu
L’intervento di Michela Maxia ha offerto ai partecipanti un’affascinante viaggio nel mondo del miele barbaricino. La produttrice ha posto particolare attenzione al miele di castagno, un’eccellenza unica del territorio, resa possibile dalla presenza di vasti boschi di castagno che caratterizzano il paesaggio della Barbagia, distinguendola dal resto dell’isola. Nel suo intervento, Maxia ha guidato i partecipanti attraverso un’analisi sensoriale approfondita, evidenziando come il miele di castagno si distingua per il suo caratteristico colore ambrato scuro e per un sapore deciso con note amarognole. Ha spiegato come la consistenza tendenzialmente liquida sia dovuta all’alto contenuto di fruttosio, caratteristica che lo differenzia da altri mieli che tendono naturalmente alla cristallizzazione. La produttrice ha sottolineato come le caratteristiche del miele siano intimamente legate al territorio di produzione. Le condizioni climatiche, il tipo di vegetazione presente e il periodo di raccolta influenzano significativamente le proprietà organolettiche del prodotto finale. Particolare interesse ha suscitato la spiegazione sulla pratica della transumanza delle api, un’antica tradizione che permette di seguire le diverse fioriture stagionali. Questa pratica consente non solo di ottimizzare la produzione, ma anche di ottenere mieli dalle caratteristiche uniche e diversificate, ognuno con il proprio bouquet di profumi e sapori.
Format innovativo e partecipazione
L’evento ha brillato per la sua formula inclusiva: nonostante i posti limitati per le degustazioni guidate (20 disponibili), l’area è stata organizzata per permettere a tutti i visitatori di assistere alle presentazioni. Dopo la conclusione delle degustazioni guidate è stato offerto un assaggio libero presso gli stand dedicati, in cui i produttori erano a disposizione per rispondere alle domande.
Particolare apprezzamento è stato espresso dal pubblico per l’approccio narrativo scelto dalle aziende, che hanno privilegiato il racconto delle proprie esperienze rispetto alla semplice presentazione dei prodotti e alla vendita diretta. Gli stand individuali hanno facilitato l’interazione diretta tra produttori e visitatori, creando preziose opportunità di networking e approfondimento.
Lo storytelling si è rivelato un elemento fondamentale per creare un’esperienza autentica e coinvolgente. I produttori hanno potuto finalmente condividere non solo i loro prodotti, ma anche le storie, le tradizioni e i valori che stanno dietro alla loro attività, creando così un legame emotivo più profondo con i partecipanti. La possibilità di raccontare la storia dietro ogni prodotto ha permesso ai partecipanti di percepirne maggiormente l’autenticità e il valore. Questo approccio narrativo ha trasformato una semplice degustazione in un’esperienza memorabile e significativa

Degustazione del vino e del prosciutto

Degustazioni guidate

Il pubblico durante le degustazioni guidate

Fatima Todde guida la degustazione dei formaggi

Salvatore Frongia racconta il Salumificio Rovajo

Degustazione dei prodotti locali

Partecipazione alle esposizioni

Degustazioni libere
